Novembre 2018

In un giorno qualunque della mia settimana, durante il lavoro, mi fermo e penso: ” voglio partire “. Chiamo gli amici di Lux Services e chiedo di poter partire da lì a tre settimane per DELHI.

Pronti via, Visto fatto e siamo sulla TURKISH AIRLINE che da Istanbul ci porta a Delhi.

Sorvolare il MIDDLE EAST e vedere con gli occhi dall’alto città come Kabul vale il prezzo del biglietto. Avevo in mente qualcosa di straordinario e tra timori e incertezze ci facciamo coraggio e affrontiamo una città da 26 milioni di abitanti, un sovraffollamento che Napoli al confronto è aperta campagna.

Soggiorniamo al THE HUNT RESORT, in uno dei quartieri più moderni della città, CONNAUGHT PLACE. All’ingresso e all’uscita dell’hotel c’era un check bomb e un metaldetector per ogni volta che si entrava e usciva…pensai : “una meta tranquilla “.

Il primo giorno ci recammo allo SPICE MARKET di OLD DELHI, un posto veramente caotico, dove migliaia di persone affollano questo mercato di spezie, una varietà di prodotti infinita, un pulviscolo nell’aria che secca le narici, odore di spezie ovunque, un posto super colorato. Usciti da questo vespaio attraversammo la strada più trafficata al mondo CHANDNI CHOWK, una strada larga, dove convergono macchine, motociclette, api, tuk tuk, carri con buoi, gente in bicicletta , fiumi di pedoni e clackson mai spenti. Riusciamo ad uscire vivi!!!

All’alba ci recammo a sud, nello UTTAR PRADESH, 224 km in compagnia di una guida esperta fino a giungere ad AGRA città nota per il suo più grande monumento, una delle sette meraviglie del mondo, patrimonio Unesco, il TAJ MAHAL. Questo mausoleo è in piedi dal 1632, quando l’imperatore MOGHUL lo fece issare in memoria dell’amatissima moglie defunta prematuramente.

Il terzo e ultimo giorno visitiamo il RAJ GHAT, un immenso parco dove riposa in pace la salma di MAHATMA GANDHI o come lo chiamano gli indiani il BAPU(papà). Un emozionante incontro spirituale con uno dei personaggi più influenti della storia.

Di questo viaggio porterò per sempre dentro l’ospitalità, la gentilezza e la spiritualità di un grande popolo. NAMASTE’.

Ps: Un saluto al mio amico indiano SUR.

Roberto e Francesco .